Nettuno. Successo dello spettacolo “Un burattino senza fili” con gli studenti del laboratorio teatrale del Trafelli

Divertente, creativo, riflessivo lo spettacolo andato in scena sul palco dell’aula magna dell’ ITIS trafelli di Nettuno, venerdì 26 maggio.

Un burattino senza fili” spettacolo liberamente tratto dalle Avventure di Pinocchio. Presentato dal laboratorio Alfabeti Teatrali. Con gli studenti protagonisti, sotto la direzione della professoressa Alessandra Valenza e della regista Claudia Albani. Sulle note dei brani dell’album ‘burattino senza fili” di Edoardo Bennato, giovani attori impegnati in un percorso che ha dato prova di essere una vera palestra di inclusione per tutti quei ragazzi che hanno voglia (o necessità) di esplorare il proprio io, esprimere sé stessi e confrontarsi con l’altro, il diverso, l’ignoto vissuto dagli adolescenti.

Bravissimi gli attori esordienti:Valerio Flauto, Lorenzo Dolce, Alessandro Esposito, Alberto Anastasi, Giada Portaro, Samanta Koci, Valerio Giovannelli Emanuele Carra, Marco Promutico,
Valentin Rumenov Ivanov, Davide Nodale.

“L’obiettivo principale del laboratorio teatrale è stato principalmente quello di sviluppare la coscienza di sé attraverso il confronto con gli altri sensibilizzando così al tema della diversità. -ha spiegato la prof.ssa Valenza- 30 ore di laboratorio teatrale sono bastate a creare un Pinocchio senza fili, un burattino che ha cercato di rendere speciale la propria diversità”. Concetto espresso nella scena finale con gli attori che hanno letto e mostrato i cartelli con i pensieri ad esprimere le varie sensibilità: “siamo tutti unici e splendidamente diversi“.

A complimentarsi con studenti ed insegnanti per l’eccezionale lavoro svolto la dirigente dell’Istituto dott.ssa Sabrina Zottola, alla quale i giovani attori hanno chiesto di ripetere l’esperienza teatrale anche il prossimo anno scolastico. Alla fine, tra gli applausi del numeroso pubblico presente, tutti i protagonisti di questa esperienza si sono ritrovati sul palco a ballare sulle note del “Il gatto e la volpe“.