Anzio Commissione Rifiuti. Biogas, nessuna verifica all’impianto, il Comune si affida alla Regione

Si è riunita ieri, la commissione speciale, per il trattamento rifiuti di Anzio. All’ordine del giorno, l’impianto biogas in fase di realizzazione in via della Spadellata, zona Sacida. Nella sala giunta, una folta rappresentanza di Uniti per l’Ambiente ha assistito alla riunione. A presiedere la seduta, il capogruppo della Lega Cinzia Galasso. Hanno partecipato per l’opposizione, Il consigliere del Pd Anna Marracino, il consigliere di Alternativa per Anzio Luca Brignone ed il consigliere dei 5 stelle Maria Teresa Russo. Presente il Dec Alessandro Ceccarelli nominato per la Camassa Ambiente.

Giorgio Librato il tecnico di Upa, ha mostrato una presentazione in PowerPoint dell’impianto Biogas, con le sue osservazioni. Sono tre le situazioni che ha portato all’attenzione dei presenti: 1) Va verificato se quanto fatto in cantiere, corrisponde a quanto riportato nelle prescrizioni e nelle osservazioni, nessun ente ha controllato.
2)Altro Aspetto importante, verifica degli adempimenti, fatti dalla ditta corrispondenti alle determine regionali. 3) Il riesame delle autorizzazioni.

Il perito di Fare Verde Vito Pignatelli ha portato la sua relazione, con alcune criticità sull’impianto ed ha concluso dicendo, che si deve controllare la quantità dei rifiuti, che entreranno in produzione e le emissioni odorigene della centrale.

Il sindaco Candido De Angelis è stato affiancato dal consigliere regionale Righini e dal vicesindaco Danilo Fontana, che ha dichiarato in seduta: “Faremo una collazione di quello che c’è stato dato, lo manderemo al presidente della regione, agli assessori di riferimento e alle commissioni. L’obbiettivo principale di questa amministrazione, è di cercare di ottenere la revoca su questa autorizzazione, è la prima cosa che faremo. Su quel sito quella centrale non andava.”

Ricordiamo nuovamente, che il sito di cui parla il primo cittadino, è un area Sic, 300 metri da un scuola, che è stata omessa nel progetto presentato in regione. Inoltre l’impianto viola la norma sull’impatto ambientale, ossia la verifica dell’assoggettabilità a Via. È utile ricordare che il controllo delle autorizzazioni e la verifica di quello che avviene in cantiere, è un obbligo di legge, che l’amministrazione deve far rispettare. Ad oggi non ci risultano controlli sull’impianto Biowaste, da 28 milioni di euro.

LdB