Sarà protocollata questa mattina la mozione di sfiducia al sindaco Alessandro Coppola, firmata da dieci consiglieri di opposizione: Waldemaro Marchiafava, Antonio Taurelli, Mauro Rizzo, Marco Federici, Simona Sanetti, Daniele Mancini, Roberto Alicandri, Enrica Vaccari, Antonello Mazza, e Luigi Carandente. A queste firme potrebbero aggiungersi quelle dei tre consiglieri di Fratelli d’Italia che nei giorni scorsi hanno annunciato il loro passaggio all’opposizione.
Ieri la conferenza stampa dei firmatari. “La situazione del comune di Nettuno è giunta al limite – ha spiegato il prof. Marchiafava- visto che una parte della maggioranza è passata all’opposizione, ora ci aspettiamo che si comportino di conseguenza firmando anche loro. Oggi speravamo di trovare qui anche i tre consiglieri di FDI, io li lo chiamati ma hanno declinato l’invito”.”Le vicende giudiziarie con la DIA che sequestra gli atti del Comune, è un marchio che lasciamo ai nostri figli, quello che il nostro è un comune mafioso- conclude amareggiato Marchiafava”.
“Chiediamo ai tre di venire ad aggiungere le tre firme, visto che loro si dichiarano in opposizione- hanno sottolineato Simona Sanetti e Daniele Mancini- La Direzione antimafia è entrata in comune il 17 febbraio, non si capisce cosa stiano aspettando. Il loro comportamento crea dubbi e ambiguità. Sembra una finzione, una mossa preelettorale. Il sindaco, che ha fallito, ha detto che resterà fino all’ultimo giorno. Per cui lega il destino della città alla sua persona”. ” Nel frattempo si perdono i finanziamenti, le opere pubbliche sono ferme. Non vorremmo che la mossa di passare all’opposizione di FDI fosse solo un modo per presentarsi sotto una nuova veste alle prossime elezioni” ha aggiunto Mauro Rizzo.
“La citta è bloccata- ha detto Marco Federici- nessuna notizia rospetto al destinono delle spiagge libere che per noi devono restare pubbliche, sulle concessioni di suolo pubblico, nessun progetto per Nettuno, questa è un’agonia per la città. La linea del PD è quella dettata anche dal segretario regionale Bruno Astorre: il sindaco deve dare le dimissioni, e se lui non si dimetterà andremo in consiglio comunale”.
Per Antonio Taurelli: “La lettera del sindaco (fatta circolare dopo il passaggio di FDI all’opposizione ndr) sembra quella di un personaggio delle fiabe da mille e una notte, che parla di futuro dell’ammnistrazione. Ma il dato amministrativo e quello che non sono stati portati i risultati per la città, e questo sotto gli occhi di tutti. Rispetto a questa situazione è impossibile pensare a una continuità di questa amministrazione Comunale. Il partito di FDI è stato uno dei maggiori azionisti di della maggioranza, per questo vogliamo capire a stretto giro cosa intendono fare”.
Comunque vadano le cose, il Consiglio Comunale dovrà per forza di cose essere convocato tra i 10 e 30 giorni dalla presentazione della mozione di sfiducia. L’assise dovrà essere convocata anche per un altro passaggio vitale per l’Ente: l’approvazione del bilancio. Tutto questo senza il presidente del Consiglio che si è dimesso, e senza il Dirigente alle finanze che è stato sospeso.
In attesa delle decisioni della Commissione di Accesso mandata dal Prefetto di Roma, che potrebbe decretare lo scioglimento del consiglio per condizionamento mafioso del Comune.