Anzio. ApA: le scuole di Anzio abbandonate a loro stesse

L’istruzione pubblica e le scuole dovrebbero essere il bene più prezioso di qualsiasi pubblica amministrazione. Purtroppo, anche su questo Anzio si distingue negativamente, persino in un panorama certamente non felice come quello italiano.

Le situazioni di crisi sono diverse. Si parte dall’assurda situazione dell’Istituto Nautico, i cui studenti si sono ritrovati all’improvviso senza un plesso questa estate, a poche settimane dall’inizio dell’anno scolastico. Sono in mobilitazione e stanno facendo sentire con forza la loro voce. La situazione è molto complicata, ma a loro vanno tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Ci siamo attivati con la Città Metropolitana per trovare una soluzione al problema, ma da quanto ci risulta il Comune non ha mai formalizzato il passaggio di competenze con la Città Metropolitana che pertanto ad oggi si trova in difficoltà nell’intervenire direttamente.
Si prosegue poi con i vergognosi furti in diversi istituti. I docenti dell’Istituto Comprensivo Anzio V hanno denunciato in una lettera aperta la sottrazione di ben 14 LIM nel giro di meno di due mesi, lamentando scarso interesse da parte dell’amministrazione comunale. Anche il Liceo artistico ha subito recentemente il furto di tablet e strumenti didattici.
Ci sono poi i tantissimi istituti che aspettano ormai da anni gli interventi di ristrutturazione edilizia, in alcuni casi indispensabili per la realizzazione di aule e spazi necessari alla didattica (in particolare per l’istituto comprensivo Anzio III, in attesa da 9 anni), sbandierati ai quattro venti ma mai realizzati.
In questa situazione così complicata, il Sindaco De Angelis non ha ancora nominato un nuovo assessore all’istruzione, carica scoperta da ormai sei mesi. L’amministrazione comunale è totalmente paralizzata dal 17 febbraio, giorno degli arresti legati all’inchiesta “Tritone” e a farne le spese sono i più deboli, a partire dai nostri ragazzi e ragazze. Sapevamo sarebbe successo questo e perciò avevamo chiesto al Sindaco di dimettersi e di lasciare spazio a un commissario, sicuramente più in grado di garantire l’ordinaria amministrazione. È ancora in tempo, ne va del bene della Città.

Alternativa per Anzio