Come spendere i 425.000 euro utilizzati dall’amministrazione Bruschini per l’estate di Anzio, in un intero anno solare. La proposta è arrivata durante una conferenza indetta dai componenti del tavolo di Lavoro programmatico “Cultura e Turismo”, Andrea Mingiacchi (capogruppo Pd in consiglio comunale), Gabriele Federici (membro della Segreteria Pd Anzio) e Angelo Pugliese (membro del direttivo del Partito Democratico di Anzio). Soldi, quelli spesi per gli eventi dei due mesi estivi, che si potevano convogliare in altre attività, come è stato spiegato durante l’incontro.
“Quello che vi proponiamo è solo un esempio, un prospetto che abbiamo elaborato con accuratezza tramite indagini di mercato e confronti con diversi operatori culturali e turistici del settore, in cui dimostriamo come sia possibile utilizzare il budget di 425.000 euro, speso dall’amministrazione comunale di Luciano Bruschini nella stagione estiva 2015 (quindi più o meno in due mesi) nell’arco di un anno solare, ovvero di dodici mesi, da gennaio a dicembre. Tutto quello che proponiamo è studiato in base alle possibilità in termini di strutture espositive e spazi per le esibizioni e la spesa indicata è ovviamente a titolo ipotetico. Quello che vogliamo aggiungere a tale prospetto, sono i criteri e la linea di pensiero che il Pd Anzio adotterebbe in una amministrazione da noi guidata: bandi pubblici, massima trasparenza nell’aggiudicazione dove si intenda spendere anche un euro solo del bilancio del comune e adozione del principio di sussidiarietà tra pubblico e privato per poter realizzare anche a costo zero o comunque in termini poco impattanti dal punto di vista del bilancio comunale iniziative, opere ed eventi che possano essere utili per far riprendere ad Anzio un ruolo centrale nello sviluppo turistico e culturale del territorio. Riteniamo che, a differenza dell’uso e costume dell’attuale giunta comunale, che tutte le manifestazioni che hanno poca attinenza con la nostra storia, cultura, o comunque possono considerarsi minori rispetto all’obiettivo di migliorare la visibilità del territorio dal punto di vista culturale ed ambientale, non possano che usufruire al massimo del solo patrocinio e che si possano realizzare solo con fondi privati.
Consideriamo che poi, ulteriori risorse aggiuntive (che comunque l’amministrazione comunale in carica ha avuto modo di spendere per iniziative non sempre attinenti al brand di questo territorio) vadano impiegate nell’ambito del potenziamento di alcune infrastrutture culturali, ma che questo debba essere visto nell’ambito di un distretto di Area Vasta che comprenda il vicino comune di Nettuno. Ci riferiamo alla possibilità di realizzare e gestire insieme: completando e mettendo in funzione il teatro con la città di Nettuno, realizzando di un museo multimediale sullo Sbarco con la città di Nettuno. E di potenziar il Museo Civico Archeologico di Anzio operando per una joint venture col Museo Nazionale Romano, che possa prevedere anche una collaborazione per le aree archeologiche della villa Neroniana. E di procedere alla realizzazione dei percorsi archeologici”.