Qualità dell’aria. La Regione vuole tutelare la salute dei cittadini, ma autorizza impianti che spandono cattivi odori

Qualità dell’aria. La Regione Lazio vuole tutelare la salute dei cittadini, ma gli impianti che spandono cattivi odori godono di autorizzazioni regionali

di Claudio Pelagallo

Leggendo i dati raccolti in occasione dell’Anno europeo dell’aria, abbiamo appreso che la maggior parte dei cittadini comunitari (56%) ritiene che la qualità dell’aria sia peggiorata negli ultimi 10 anni. In Italia è di questa opinione addirittura l’81% degli intervistati. Ed è un obbligo, per noi, intervenire a livello legislativo per tutelare la salute dei più giovani, di chi è palesemente più indifeso, come i bambini in età scolare” questo è quanto ha dichiarato in un convegno sulle allergie tenutosi alla Pisana il presidente della Commissione Politiche sociali e Salute, Rodolfo Lena (Pd).  Forse poco informato sul fatto che spesso è proprio la Regione Lazio ad autorizzare impianti di trattamento dei rifiuti che peggiorano di molto l’aria che i cittadini respirano. Lo sanno bene i residenti di via FerriereNettuno e zone limitrofe, da anni alle prese con un impianto di Compostaggio quello di Acea -Kiklos, che appesta l’aria con odori nauseabondi. Non sono servite denuncie, petizioni, interrogazioni alla Regione, lettere all’Arpa, al Noe dei carabinieri, per fermare quel tipo di lavorazione, perché la puzza è difficile da misurare, soprattutto se questa si propaga nell’aria solo in certi giorni e in alcuni periodi. E come dare torto ai residenti della Frazione Chiesuola alle porte di Latina che si stanno opponendo alla realizzazione di una centrale a Biogas della portata di 300 Kilowatt che dovrebbe sorgere a pochi metri dalle loro abitazioni. “Una centrale a biogas – sostengono i promotori del Comitato – avvelena la terra, l’acqua e l’aria. Distrugge il patrimonio agricolo dei territori e mette in pericolo la salute dei cittadini. In più è un investimento-truffa, interessante solo per gli speculatori che approfittano degli incentivi“. Non servono i convegni sulla qualità dell’aria, occorre coerenza nelle scelte amministrative, di Comuni e Regione. Produrre compost o energia dai rifiuti si può, ma questo non può essere fatto a discapito di chi in quelle zone ci vive e lavora.

Leggi la determina della Regione Lazio sulla compatibilità ambientale dell’impianto Kiklos-Acea