Alla c.a. del Sindaco
Dott. Candido De Angelis
Spett.le,
sono trascorsi ormai quattro mesi dallo svolgimento della commissione consiliare lavori pubblici, a cui fummo invitati a partecipare, incentrata sull’annosa questione del “molaccio” in cemento giacente sui reperti archeologici dell’antico porto neroniano.
In quella sede depositammo agli atti una dettagliata relazione, arricchita dai contributi tecnici della Prof. M.A. Lozzi Bonaventura e dell’architetto Paolo Prignani, inerente la storia dell’iter che ci ha visti promotori di una serrata battaglia presso tutte le sedi preposte ed alcune articolate proposte che,successivamente, nel Consiglio comunale del 15 Ottobre 2020, sono state recepite e sintetizzate in un ordine del giorno approvato all’unanimità (come accaduto per altri Odg di merito in anni precedenti del resto, ormai consegnati all’oblio).
Ci duole aver appreso, dopo aver seguito il consiglio comunale del 12 Febbraio scorso, che ad oggi nulla di quanto deliberato con l’ordine del giorno approvato abbia trovato un seguito concreto nella pratica di indirizzo amministrativo.
Dopo ben otto anni di solleciti, produzione documentale, iniziative di sensibilizzazione, partecipazioni a conferenze servizi regionali e numerose proposte depositate all’attenzione della precedente ed attuale amministrazione, si consolida sempre di più il sentimento di sconcerto, e ci consenta anche di frustrazione, di fronte all’incomprensibile disinteresse che si continua a mostrare verso la tutela di un bene archeologico e paesistico prezioso ed importante per la città di Anzio.
Verremmo meno al rispetto verso la nostra lunga battaglia, verso noi stessi, verso le risorse di tempo ed impegno spesi da noi, e da tutti coloro che ci hanno sempre supportati, se ora omettessimo di richiamare nuovamente chi amministra a prendere in mano le redini della questione ed agire, prima che tutto si sgretoli e si arrenda all’incuria del tempo come la falesia che vediamo crollare di anno in anno.
Abbiamo interloquito numerose volte con il suo precedessore, che ci ha ricevuti spesso ad onor del vero e non si è mai negato ad un confronto, sollecitando interventi e lo facciamo ancora una volta oggi con Lei.
Non siamo affatto certi che far sentire la nostra voce scuota le coscienze di chi amministra per intervenire, ma non renderemmo onore alle NOSTRE coscienze se scegliessimo il silenzio.
Rinnoviamo pertanto l’ auspicio affinché gli impegni presi siano ottemperati nell’interesse della città, nel rispetto delle sue bellezze, mettendo magari da parte quella convinzione, propria del mondo della politica locale, secondo la quale prestare attenzione alle istanze di un piccolo e semplice comitato come il nostro significhi necessariamente “darla vinta” a qualcuno e non camminare con qualcuno per l’interesse collettivo e per lasciare ai nostri giovani, che sono il futuro, il diritto pieno di godere delle bellezze della Anzio archeologica custodite come meritano.
È questa una visione della cultura, e dei processi economici che vi sottendono, ivi compreso il turismo, che proprio oggi il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato nel suo discorso presso il Senato della Repubblica e che ci pregiamo ricordare: “Anche nel nostro Paese alcuni modelli di crescita dovranno cambiare. Ad esempio il modello di turismo, un’attività che prima della pandemia rappresentava il 14 per cento del totale delle nostre attività economiche. Imprese e lavoratori in quel settore vanno aiutati ad uscire dal disastro creato dalla pandemia. Ma senza scordare che il nostro turismo avrà un futuro se non dimentichiamo che esso vive della nostra capacità di preservare, cioè almeno non sciupare, città d’arte, luoghi e tradizioni che successive generazioni attraverso molti secoli hanno saputo preservare e ci hanno tramandato.”
Con la speranza che questa riflessione che abbiamo condiviso rappresenti uno spunto per agire concretamente e non per arroccarsi sui fortini delle proprie convinzioni, rimanendo a disposizione per costruttivi confronti è gradita l’occasione di porgere cordiali saluti
Comitato tutela villa e Grotte di Nerone
I portavoce
Silvia Bonaventura
Chiara Di Fede
Francesco Silvia