“Leggo in molti preoccuparsi per l’assenza dei dati dei contagi su Anzio. Su questo sito è possibile monitorare bisettimanalmente la situazione: https://www.dep.lazio.it/covid/covid_map.php.
A venerdì scorso stavamo a 477 contagi (cumulati). Sarà un numero non precisissimo come dice il Sindaco? Può darsi, ma ci fa capire l’entità del problema. Soprattutto, il dato che realmente deve farci riflettere è quello relativo al collasso degli ospedali. Collasso che a quanto si legge sulla stampa locale riguarda anche il “Riuniti”, che come tanti altri ospedali in Italia ha esaurito i posti letto disponibili, con 16 ricoverati di cui 5 gravi e un altro costretto ad aspettare in ambulanza.
È colpa di qualche categoria particolare? Ristoratori, movida, scuole? No, la situazione ci riguarda tutti e tutte. Quello che è certo è che qualsiasi misura si decide di prendere ci sono dei costi sociali a cui si va incontro (sanitari, economici, culturali, psicologici ecc.).
La Politica locale può decidere se trovare un amaro ma necessario equilibrio tra questi (come si sta tentando di fare un po’ ovunque), ad esempio chiudendo il centro nei fine settimana, dando il buon esempio organizzando i consigli e le commissioni in streaming, ecc., oppure può sfruttare l’occasione elettoralmente attaccando gli altri e cavalcando l’inevitabile malcontento (il Governo, la ASL, la Regione).
Anche in questo l’attuale classe dirigente di Anzio sta mostrando il peggio di sé”.
Luca Brignone,
Consigliere comunale di Alternativa per Anzio