“Bene la campagna vaccinale anti COVID-19 portata avanti dalla Regione Lazio, in questa prima fase per i medici e il personale sanitario, sulla base di una adesione “libera e volontaria” e quindi senza alcuna obbligatorietà.
Questa era la proposta della Cisl Medici Lazio. Convincere e non costringere e questo per non aprire la strada ad altre potenziali imposizioni ripercorrendo gli errori di un recente passato.
Comunicare al di fuori della retorica e degli schieramenti. Comunicare per convincere a vaccinarsi sulla base dei dati scientifici. Ma occorre evitare quella che sembra una gara al primato di chi vaccina di più.
E contestualmente occorre lavorare per potenziare il territorio e gli ospedali con nuove assunzioni di personale che diano stabilità e continuità alla lotta contro le altre malattie acute e croniche trascurate a causa della pandemia – prosegue il comunicato della Cisl Medici Lazio.
Mettere in sicurezza gli ospedali e gli operatori sanitari vuol dire mettere in sicurezza i pazienti, poterli accogliere, prenderli in carico e garantire loro la continuità terapeutica”.
Luciano Cifaldi
segretario generale Cisl Medici Lazio