Consiglio comunale. Seconda convocazione. Si discute di bilancio, argomento spinoso per qualsiasi amministrazone, spesso noioso per chi,come me, fa fatica a capire tanti tecnicismi.
Mi preparo, però ,ad assistere a qualcosa di vivace.Le premesse ci sono tutte. L’imbarazzante prima convocazione di fatto andata deserta, con un appello ripetuto fino allo sfinimento dal segretario comunale, e la sospensione di un’assise mai iniziata da parte del presidente del consiglio, mi avevano convinto che anche la seconda convocazione andava seguita. In un comune normale, in realtà, con un’assise deserta il Sindaco avrebbe almeno provato a prendere una posizione, da noi no, solo silenzio. Si inizia. I primi interventi sono tutti a difesa del presidente Barraco vittima, a suo dire, della veemenza del consigliere Mancini.I consiglieri di maggioranza fanno quadrato, spendono tante belle parole: rispetto, intolleranza per ogni tipo di soppruso o intimidazione, con conseguenti denunce nelle sedi opportune…BRAVI,COSI SI FA’!!! davanti alle ingiustizie non si deve (o dovrebbe) mai tacere. Si va’ avanti. I soliti botta e risposta tra un’opposizione ( Nettuno progetto Comune, il gruppo che sosteneva Marchiafava, Vaccari) molto preparata nel merito delle cose, e una maggioranza che arranca quasi sempre. Arriviamo alle dichiarazioni di voto sul bilancio. I consiglieri di maggioranza, tutti animati dal sacro fuoco della responsabilità,decidono di votare a favore di un bilancio che anche loro considerano iniquo (per usare un eufemismo), ma il loro profondo senso del dovere non gli permette di agire diversamente. Lo votano tutti. Tutti tranne uno, il consigliere Ranucci. Parla Ranucci, e le sue parole sono come macigni.Premette che far parte di una giunta non vuol dire approvare tutto, che non si può votare un bilancio che non prevede fondi per cultura,sociale, assunzioni… ma poi va oltre Ranucci. Denuncia. Denuncia, presunte pressioni subite dai consiglieri comunali, attraverso controlli su attività commerciali che possono essere ricondotte ai consiglieri stessi, attività in regola, a detta sua, che però subiscono addirittura provvedimenti di chiusura, proprio in prossimità del voto sul bilancio… Le sue affermazioni mi fanno sobbalzare. Mi dico che adesso ci sara la moblitazione di tutto il consiglio. Il sindaco si alzerà in piedi, la seduta verrà interrotta e insieme ai colleghi chiamati in causa da Ranucci, quelli che condannano e denunciano ogni tipo di soppruso, si indigneranno e lo smentiranno in diretta… NIENTE.ANCORA E SOLO SILENZIO.
Solo l’opposizione, nemmeno tutta, ha provato a sottolineare la gravità dell’intervento del consigliere, gli altri, compreso il primo cittadino, tutti zitti. Un silenzio che,in ogni caso, aldilà della veridicità delle affermazioni di Ranucci, è un silenzio complice. Un sindaco ed un consiglio comunale, che non difendono l’onorabilità e la correttezza dell’operato delle istituzioni che rappresentano, dovrebbero andare a casa. A due giorni dai fatti, sono uscite le prime prese di distanza dalle parole di Ranucci, ma appaiono tardive e di circostanza. Fa molto più rumore il silenzio dell’assise di venerdi pomeriggio, un silenzio che nessun cittadino dovrebbe tollerare.
Elisabetta Mazza