di Eduardo Saturno
Il lancio del martello è una specialità sia maschile che femminile dell’atletica leggera in cui lo sportivo cerca di scagliare il più lontano possibile una sfera metallica legata con un cavo d’acciaio ad una impugnatura, il martello, appunto. Ad Anzio ad essere lanciato spesso sulla strada è invece il mastello per la raccolta dei rifiuti che ogni tanto qualche disattento fa roteare in aria anziché depositare sul suolo patrio, con la non remota probabilità che esso si rompa.
Una cosa che è successa circa un mese orsono ad un nostro lettore il quale, in una afosa giornata estiva andando a ritirare il mastello della carta dopo il conferimento, lo ha trovato spaccato. Pensando di poter risolvere a breve il problema, l’incauto cittadino il giorno dopo si è recato a Villa Adele, dove, attraverso una burbera signora che presidiava la portineria, è riuscito ad instaurare un breve dialogo con un’impiegata dell’Ufficio Ambiente attraverso la quale ha appurato che bisognava inoltrare una richiesta tramite PEC all’Ufficio del Protocollo.
Una cosa che il predetto ha inoltrato e che è stata protocollata con n. 0037081 del 10/06/2021. Risolto direte voi? Nemmeno per idea. Tanto che il nostro paziente lettore ha provato ha contattare telefonicamente l’ufficio di competenza per sapere a che punto fosse la pratica. Al telefono purtroppo non ha mai risposto anima viva e garantisco che non ha composto le cifre del numero al di fuori dall’orario di lavoro.
Stessa sorte le mail inviate alle caselle: pol.ambientali@comune.anzio.roma.it il 16 luglio, e a quella del dirigente d’area walter.dellaccio@comune.anzio.roma.it il 23 luglio.
Mi domando e vi domando se è questo il modo di trattare un onesto cittadino che paga regolarmente ogni sorta di gabella. Oppure merita di essere rispettato.