“Una come me certo non si accontenta, una come me è pessimista e ritiene che tra qualche anno ci sarà una riga sui libri di storia e poi non ci sarà nemmeno più quella”. Sono le parole della senatrice a vita Liliana Segre, alla presentazione del palinsesto di eventi per il Giorno della Memoria, predisposto dal Comune di Milano. Secondo la senatrice, che ha vissuto in prima persona l’orrore di Auschwitz, non sono mai sufficienti le attività che si compiono per non dimenticare. “Quando uno è così vecchio come me e ha visto prima l’orrore e poi è arrivato a sentire addirittura che si nega, quando a un certo punto, dopo che sei stato nessuno, quando la coscienza ti si sveglia, allora non sei mai contento. Per chi ha visto personalmente quell’orrore, quello che viene fatto non è mai abbastanza” ha commentato Segre.
La senatrice a vita osserva che già da anni c’è una certa tendenza a considerare come un “già sentito” ciò che è accaduto agli ebrei. “Partendo da questo pessimismo, certamente le soluzioni, le idee, le proposte, le speranze e le iniziative che possono venire da una vecchia come me, a volte sono noiose per gli altri. Io questo lo capisco perfettamente. Io so cosa dice la gente della Giornata della Memoria. La gente già da anni dice ‘basta con questi ebrei, che cosa noiosa, ormai lo sappiamo’ ” ha concluso.