Dopo 5 anni del malgoverno di Gianni Alemanno, Ignazio Marino è il nuovo sindaco di Roma. Il chirurgo 58enne del Pd, candidato per il centrosinistra, strappa la città al primo cittadino uscente, trionfando al ballottaggio con il 63,93% dei voti. Alemanno, invece, resta inchiodato al 36,07%; per la prima volta a Roma dal 1993, dall’introduzione della nuova legge elettorale per le Comunali, un sindaco si ferma al primo mandato. Marino sostenuto da Pd, Sel, Lista civica, Centro Democratico, Verdi e Psi. Gli altri 374.883 hanno sbaragliato il sindaco uscente che aveva al suo fianco 7 liste: Pdl, Fdi, Lista civica Cittadini x Roma, La Destra, Movimento unione italiano e Azzurri italiani. “Da oggi dobbiamo lavorare non sulla base delle ideologie ma sulla base della idealità.– Dice a caldo in neosindaco Ignazio Marino– Roma è la capitale: da qui dobbiamo lanciare un ruolo di guida morale per il paese. Dobbiamo tornare a coinvolgere chi non ha votato e convincerli che politica non è poltrone ma servizio. Grazie per essere qua e per tutto quello che avete fatto in questi mesi. E’ la nostra Capitale dove da oggi si passerà dalla cultura dell’io alla cultura del noi con il nostro orgoglio di riavere la nostra Roma, quella che conosciamo“.
“E’ stata liberata l’ultima roccaforte del malgoverno delle destre-. Dichiara in una nota Giancarlo Torricelli, coordinatore Sel area metropolitana di Roma – Al neo Sindaco Marino e alla coalizione di centrosinistra il compito di ricostruire il presente e il futuro di questa città, martoriata da Alemanno. Una vittoria schiacciante che può raggiungere anche i territori storicamente lontani dal centrosinistra come il Municipio XV (ex XX) dove è possibile per la prima volta arrivare al governo del Municipio. Resta il dato dell’astensionismo, grave e preoccupante, sul quale ragionare e lavorare, fin da subito. Un risultato, quello di Marino, che parla anche al livello nazionale contro le larghe intese: quando il progetto politico di centro-sinistra è chiaro e definito e le persone chiamate ad interpretarlo sono credibili, allora il risultato è vincente”.
Per la prima volta, poi, il centrosinistra trionfa in tutti e 15 i Municipi, strappando territori storicamente feudo del centrodestra come Ponte Milvio e realizzando un risultato storico. Cambia nettamente, dunque, la geografia cittadina. La maggioranza passa al centrosinistra che occuperà 29 scranni: 19 andranno al Pd, 5 alla lista civica di Marino, 4 a Sel e 1 al Centro democratico. Più composita la minoranza alla quale sono riservati i restanti 19 consiglieri: 8 per il Pdl compreso Alemanno, 2 per il Fdi, 2 per la civica Cittadini x Roma e poi 4 per i 5 Stelle e 3 per la lista Marchini. (Cla. Pel.)