Chi sceglie di partorire un bimbo tra le pareti domestiche riceverà dalla Regione un rimborso di 800 euro per le spese sostenute
Partorire in casa è diventata un’occasione concreta. La Regione Lazio ha anche fissato una tariffa per coprire le spese che deve affrontare chi sceglie di dare alla luce un bimbo tra le pareti domestiche. Il rimborso spese sarà di 800 euro. È stata definita dopo anni di attesa, perché la legge regionale permetteva il parto in casa, ma non precisava la tariffa per il rimborso spese e quindi non rendeva di fatto possibile questa scelta. Il rimborso copre le spese che le donne devono affrontare per avvalersi dell’esperienza di ostetriche libere professioniste che operano privatamente. La possibilità di partorire tra le mura delle propria casa è percorribile però solo nel caso sia accertato dal ginecologo che si tratta di un parto naturale senza complicanze. Con lo stesso decreto è previsto il potenziamento della rete dei consultori regionali. “Questo – ha spiegato il presidente, Nicola Zingaretti – è un ulteriore passo per il rilancio dei consultori. Una vera e propria primavera che vuol dire attenzione massima alle famiglie ed ai loro problemi. Con questo provvedimento – ha aggiunto – si definisce una griglia di indicatori e funzioni base che deve essere uguale in tutte le Asl, a differenza di quanto accade oggi, per garantire a tutte le persone uguale accesso alle cure e all’assistenza”.