Oggi al Chris Cappell College di Anzio “Giovani Senza Mafia”

ajaxmailLa giornalista Federica Angeli, cronista de La Repubblica che vive sotto scorta, tra i relatori dell’incontro organizzato dall’associazione culturale 00042 e la Fondazione Caponnetto

Dopo il primo incontro organizzato all’Istituto Emanuele Loi di Nettuno, “Giovani senza mafia” farà tappa questa settimana al Liceo Chris Cappell Collage di Anzio. L’incontro didattico, organizzato dall’Associazione Culturale 00042, in collaborazione con la Fondazione Caponnetto per venerdì 9 dicembre ore 11.30, è rivolto ai giovani ed è stato pensato per sensibilizzare i ragazzi su un tema delicato e spesso trascurato come quello della lotta alla criminalità organizzata. Come amava ribadire il magistrato Antonio Caponnetto, che aveva creato e diretto per oltre quattro anni il primo pool antimafia, è fondamentale “garantire legalità e giustizia per un paese libero e democratico”. E proprio legalità e giustizia faranno da filo conduttore a questo secondo evento che vedrà la partecipazione di diversi relatori.

L’incontro “Giovani senza mafia”, introdotto e moderato dal giornalista Giancarlo Calderaro, si aprirà con i saluti del Dirigente scolastico Daniela Gaspodini. Seguiranno gli interventi di Edoardo Levantini (Ass. Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno) che farà il punto sulla diffusione delle mafie nel Lazio, Piergiorgio Busato, della Fondazione Caponnetto parlerà di Costituzione e legalità, Giovanni Del Giaccio, giornalista e cronista de Il Messaggero, che parlerà dei vari episodi malavitosi avvenuti a Nettuno e Anzio. Infine ci saranno due approfondimenti: il primo curato dalla giornalista Federica Angeli, cronista del quotidiano La Repubblica che vive sotto scorta perché minacciata dalla malavita, e il secondo da Raffaele Megna, tra i promotori del Laboratorio della Legalità.

“Con Giovani senza mafia – dichiara Elisabetta Civitan, presidente dell’associazione culturale 00042 – vogliamo stimolare nei ragazzi una reazione positiva incentrata su una cittadinanza attiva, sull’educazione alla legalità, il rispetto e la socialità. La mafia e la corruzione, ancora oggi, continuano ad essere una brutta piaga del nostro Paese, per questo è fondamentale che l’educazione alla legalità coinvolga prima di tutto le scuole e i ragazzi che rappresentano il nostro futuro e la nostra speranza”