“Da inizio settimana sono entrati in vigore i nuovi orari anche per la tratta ferroviaria Nettuno–Roma. Orari più volte contestati in quanto non concertati con i Comitati, portatori di esigenze specifiche, e perché lasciano un notevole buco nella prima fascia mattutina (90 minuti dalle 5) impedendo, di fatto, a gran parte di pendolari che devono raggiungere il posto di lavoro entro le ore 7, di arrivare in orario. Fanno da contorno il sovraffollamento, i ritardi, le difficoltà di chi deve cambiare treno, l’impossibilità di stivare il bagaglio”. A parlare è Giulio Verdolino, portavoce di Terra Nostra Nettuno che ha inteso sollevare il problema inviando una missiva al Prefetto di Roma, alla Direzione di Trenitalia Lazio e all’Assessore Regionale Michele Civita.
“Ho esortato il Prefetto a convocare un tavolo di programmazione tra Regione, Enti Locali, gestore del servizio ferroviario e istituzioni scolastiche. La speranza è che il confronto possa permettere di rivedere gli orari che, nella nuova configurazione, minano la normale gestione del servizio. La linea ferroviaria Nettuno-Roma continua a essere penalizzata sul fronte del trasporto pubblico. Una politica che, peraltro, colpisce particolarmente pendolari e studenti.”
Anche il Consigliere Regionale Fabrizio Santori (FdI) è stato interpellato da Verdolino e ha garantito che verificherà la calendarizzazione in tempi utili di una riunione urgente della Commissione Mobilità per sottolineare che le modifiche e le novità come queste dell’orario, che incidono in maniera radicale sulla pelle e sulla vita delle persone che ogni giorno si spostano per lavoro, studio, salute, non possono essere calate dall’alto senza una vero confronto tra le parti in causa.
Infine Terra Nostra fa appello ai ai sindaci di Nettuno, Anzio e Aprilia, affinché concertino protocolli unici presso gli enti preposti per dar voce alle migliaia di cittadini-utenti che ogni giorno utilizzano la tratta in questione.