Intervento del Sindaco
Buon pomeriggio a tutti,
“La storia siamo noi” cantava De Gregori in una delle sue canzoni più famose. Era il 1985 e in quell’anno Roberto Fiorentini ancora non era ancora nato. Son sicuro, però, che abbia ascoltato molte volte questa canzone e che gli sia piaciuta. Del resto, per lui la storia è stata una passione e anche una professione.
La storia siamo noi. Ci penso ogni volta che in questa Città decidiamo di assegnare un nome ad un luogo o uno spazio pubblico. Dare un nome ai luoghi è probabilmente uno dei compiti dell’Amministrazione a cui si dà meno peso. Se ne parla solo quando chi governa un territorio sceglie personalità controverse, solo quando – insomma – la scelta non è condivisa da tutti.
Io penso invece che dare un nome ai luoghi sia forse uno degli aspetti più importanti e belli del nostro ruolo. In un certo senso, prendiamo atto della storia che passa, certifichiamo dei passaggi e dei protagonisti importanti della vita della Città, che rimarranno scolpiti nella memoria collettiva anche quando non saremo più amministratori, anche per le generazioni che verranno dopo la nostra. È facile di solito intitolare strade, piazze, parchi o edifici a personaggi di levatura nazionale, mentre è sicuramente più complesso farlo scegliendo persone che hanno fatto la storia della nostra Città e del nostro territorio.
Non credo di dire cose così distanti da ciò che Roberto Fiorentini pensava. Lui che alla storia ha dedicato gran parte della sua vita. Alla Storia con la S maiuscola, alla storia lontana. Ma anche alla storia vicina, alla quotidianità di questa Città, ai tanti aspetti del vivere insieme in cui ha voluto lasciare una traccia.
Io e Roberto Fiorentini non sempre abbiamo condiviso le stesse posizioni o l’analisi di come la storia della Città si stava indirizzando. Ma è indubbio che Roberto, con il suo acume e con la sua passione abbia saputo rappresentare un aspetto importante di Aprilia, abbia saputo incarnare convinzioni profonde, un approccio allo sviluppo della Città fondamentale per la dialettica che rende la vita politica e sociale di Aprilia così viva. Ed è altrettanto indubbio che con la sua empatia e la sua simpatia abbia saputo costruire legami profondi.
La decisione di intitolare questa sala della Biblioteca che frequentava assiduamente a Roberto Fiorentini nasce da una precisa richiesta di quella parte consistente di questa Città con cui Roberto ha condiviso momenti di impegno, di studio, di divertimento anche. Come Amministrazione, abbiamo creduto che questi legami fossero così forti, che a buon ragione Roberto dovesse entrare a far parte ufficialmente della Storia – con la S maiuscola – di Aprilia. La targa che oggi scopriamo sarà qui a certificarlo e ad indicare ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze e agli apriliani di oggi e di domani, chi è stato Roberto Fiorentini e perché la Città non potrà dimenticare il suo nome.
Grazie a tutti.