Interviene sulla chiusura dei reparti di Ginecologia, Ostetrica e Pediatria il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola.
“Ho appreso questa mattina e con stupore la disposizione provvisoria di chiusura dei reparti di ostetricia, ginecologia e pediatria dell’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno da parte della Asl e del Direttore Narciso Mostarda. Capisco la situazione di emergenza meglio di chiunque dovendo prendere ogni giorno decisioni importanti per un’intera comunità, i Sindaci sono tutti in prima linea per fronteggiare la possibile diffusione del Coronavirus e questa scelta non mi piace e non la posso condivide. Era quantomeno doveroso essere interpellati prima di arrivare alla chiusura, anche alla luce dei quotidiani contatti con la Asl e con Mostarda per aggiornarci sui contagi del territorio. Se fossimo stati interpellati prima, insieme al Sindaco di Anzio, avremmo avuto modo di fare presente con forza, e intendiamo farlo comunque ora, delle soluzioni alternative e più valide alla chiusura dei reparti del nostro ospedale per sopperire alla carenza di posti letto e di personale. Appoggio pienamente la proposta del Sindaco di Anzio Candido De Angelis di mettere a disposizione l’intera struttura dell’Ospedale Militare che potrebbe offrire oltre 100 posti per la situazione di emergenza, piuttosto che chiudere, seppur temporaneamente, due reparti fondamentali per le nostre comunità che si troveranno sprovviste di un servizio essenziale. Da subito faremo sentire la nostra voce con la direzione generale della Asl per rappresentare le necessità e difendere i diritti delle nostre due città. Siamo stanchi di dover continuamente subire gravi disagi nelle logiche anche emergenziali, questa scelta mina il rapporto di dialogo e fiducia creato con la Asl che ancora una volta si dimostra punitiva con il Litorale”.