Better too much! Le ultime tendenze in fatto di anelli. Prima puntata: i finger rings.

di Alessia Sciamanna

Voglio raccontarvi una piccola storia.

C’era una volta nei primissimi anni novanta un’attrice emergente che aveva girato un certo film dal titolo ‘Pretty Woman’; si chiamava Julia Roberts. Avete presente? Ecco, la splendida ragazza, allora poco più che ventenne, in un film drammatico dal titolo ‘Scelta d’amore’ (Dying Young l’angosciante titolo originale) cominciava suo malgrado a lanciare trend indossando con disinvoltura tshirt bianca e Schott nero e soprattutto anelli su anulare e pollice della mano.

C’era una volta nello stesso periodo una sedicenne di una cittadina di provincia italiana (io) che molto colpita dalla scelta di stile per noi avanguardista si recava dall’orefice di famiglia per scegliere il regalo di Natale chiedendo di trovare qualcosa di analogo a quei due cerchietti d’oro bianco. L’ignaro omone dissuadeva la ragazza dall’acquisto a suo dire insensato, perché aveva solo fedi da matrimonio il cui prezzo era senz’altro sproporzionato per un capriccio passeggero.

L’unica cosa inappropriata era in realtà la sua mancanza di tatto, oltre all’altezza dei fascioni che proponeva. Perché la regola vuole che questo questo genere di anelli sia sottilissima.

Erano anni di trend marcati, di supertop, di grandi case di moda. La moda low cost era al di là da venire, Kurt Cobain non aveva ancora sdoganato il grunge e ebay sarebbe arrivato in Italia solo nel 2001.

Insomma, all’epoca mi arresi. Poi arrivarono i primi viaggi all’estero, dove c’era già la moda low cost, mercati con fedine d’argento o metallo nickel free ovunque e il capriccio passeggero è diventato un simbolo di indipendenza per me, il mio rito di transizione.

Ho indossato in pianta stabile il primo anello al pollice quando mi sono sposata, l’anello al mignolo quando è nata la prima figlia e quello alla falange del medio ora che è arrivata anche la seconda. Certo non sono eventi molto trasgressivi, ma grandi fasi di passaggio sì.


Ebbene non potrei essere più trendy, anche se non abbiamo inventato niente di nuovo, visto che la pratica era molto in voga già tra le nobildonne dell’antica Roma. Devo ammettere però che quando dopo aver visto ‘Il Gladiatore’ avevo tentato di emulare Augusta Lucilla indossando il primo finger ring sulla falange del medio avevo un po’ precorso i tempi, ma oggi è quasi un must have.

Certo sono richieste dita abbastanza affusolate e falangi lunghe altrimenti l’effetto ‘insaccato’ è garantito! Per questo non lo consiglierei alle donne in gravidanza … salvo apparteniate a quella rara categoria di donne che non esce temporaneamente deforme dal puerperio! E dovreste anche avere mani curate con unghie corte abbastanza squadrate e preferibilmente in colori shock ma attenzione: l’effetto trash è giusto dietro l’angolo!

Ci sono molte varianti sul tema, con set di anelli di varie misure da indossare praticamente su qualunque falange in ordine sparso purché rigorosamente  in contemporanea; due anelli singoli collegati da catenella sul retro del dito oppure abbinamenti free style fatti con quello che si ha in giro per casa. Oggi nelle catene low cost o nei molti franchising di accessori che popolano i centri commerciali nostrani  basta meno di una decina di euro per cavalcare l’onda di questo trend  che può essere declinato in versione più romantica in oro giallo o più rock in oro bianco.

Perché il materiale e la cromia del singolo pezzo e  gli abiti con cui si abbina qualunque accessorio fanno sempre la differenza.

E se come insegna la leggendaria Mademoiselle Chanel, che rimane la più rock di tutte noi, bisognerebbe sempre togliere qualcosa prima di uscire di casa, una volta tanto perché il trend abbia un senso Better too much!

Voi intanto come sempre restate connessi.