[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]“Erano già due giorni che cittadini e bagnanti stavano segnalando che
il colore del mare fra Ardea e Pomezia era cambiato in peggio e
solamente dopo due intere giornate i Sindaci delle località
interessate hanno stabilito il divieto di balneazione nel tratto di
costa che va dal fosso di ‘Rio Torto’ al ‘Fosso di Campo Ascolano”.
Eppure ad esempio a Torvanianica già da giorni si erano verificate
morie di pesci, cattivo odore nei pressi del Fosso di Pratica di Mare
e addirittura si era rinvenuto pollame morto sulla battigia a
dimostrazione che dai canali presenti qualcuno stava sversando
materiale inquinante direttamente in mare.
Sino a questo momento non vi è alcuna comunicazione in merito al grado
e le cause di inquinamento che è sottoposto lo specchio di mare
interessato dai provvedimenti di divieto di balneazione, un ulteriore
ritardo che crea altro disagio fra i residenti e chi intende
trascorrere le vacanze nei due lidi di Roma. Gli utenti debbono poter
sapere quali sono le cause di inquinamento, di quale intensità si
tratta, se tale provvedimento durerà nel tempo o sarà momentaneo e nel
caso l’acqua sia tornata nella normalità sospendere il provvedimento.
Il tutto a garanzia della salute dei cittadini e dell’economia delle
zone a vocazione turistica.
Proseguiamo a sostenere che i Comuni e le istituzioni presenti a
garanzia del controllo della qualità dell’ambiente e del mare non
debbono attendere giornate intere prima di intervenire ed altrettante
prima di dare comunicazioni puntuali e trasparenti, bensì dovrebbero
dare certezze per scongiurare dubbi e più gravi danni al territorio
e all’immagine delle zone interessate. Chiaramente accertando e
sollecitando la individuazioni di responsabilità su sversamenti
abusivi in mare se ve ne sono”.
E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente
Nazionale del Movimento Ecologista, ECOITALIASOLIDALE.