L’associazione Codici ha attivato i suoi esperti per fornire assistenza alle imprese in materia di energia elettrica. Nello specifico si tratta del diritto degli utenti non domestici al rimborso dell’addizionale provinciale pagata negli anni 2010 e 2011.
“L’accisa – spiega Marcello Padovani, avvocato di Codici – è stata applicata nel 2010 e 2011 per 9,30 euro ogni 1.000 kwh. Può dunque valere al massimo, su ogni posizione, un importo di 1.860 euro al mese per due annualità. Essendo soggetta a prescrizione decennale, da ogni scadenza di pagamento relativa all’anno 2010 decorre il termine decennale, che comporta l’erosione del diritto alla ripetizione delle somme nel corrispondente mese dell’anno 2020. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha dichiarato tale accisa contraria alla Direttiva della Comunità Europea, pertanto deve essere rimborsata. Le imprese possono agire in sede civile, rivolgendosi al Giudice di Pace nel caso in cui il valore è inferiore a 5.000 euro, altrimenti al Tribunale Ordinario. Dal canto nostro – afferma il legale – siamo a disposizione degli utenti non domestici per assisterli nella richiesta di rimborso”.
Le imprese possono richiedere informazioni ed assistenza per la loro posizione contattando lo Sportello Nazionale del Codici al numero 06.55.71.996 oppure all’indirizzo di posta elettronica segreteria.sportello@codici.org.