L’Anfi dopo l’episodio di Ardea: “Istituire osservatorio per contrastare violenze su minori”

Ubriaco si barrica in casa con due bambini piccoli e minaccia la compagna di ucciderli. Intorno alle 22 di ieri sera, la centrale operativa dei carabinieri di Anzio ha ricevuto una telefonata da parte di una donna disperata relativa al compagno, detenuto domiciliare, che ad Ardea, via Monti di Santa Lucia, dopo averla buttata fuori di casa, si è barricato in casa minacciando di morte i due figlioletti, Anna e Fernando, di due mesi e due anni, impugnando un coltello da macellaio.

Una storia che poteva diventare una tragedia, sventata grazie al sangue freddo di due carabinieri, il Capitano Giulio Pisani e il Luogotenente Massimo Porrino, rispettivamente comandanti della Compagnia di Anzio e della Stazione di Marina Tor San Lorenzo, che, attraverso una lunga e snervante trattativa con l’uomo, hanno evitato il peggio, salvando la vita a due bebè.

Sull’argomento è intervenuto l’avv. Carlo Ioppoli, presidente dell’ANFI, associazione nazionale familiaristi italiani: «L’episodio di violenza avvenuto ad Ardea deve fare riflettere tutti noi professionisti del settore che abbiamo l’obbligo di tutelare i minori, che aimè continuano troppo spesso a subire gravissime forme di violenze. Per questa ragione, con urgenza chiediamo agli organi preposti, che venga istituito un osservatorio per contrastare le violenze sui minori e monitorare la situazione socio-ambientale dei bambini, soprattutto i figli delle persone con precedenti penali»

«Le violenze psicologiche di ogni tipo incidono su questi bambini allo stesso modo di quelle fisiche – conclude Ioppoli – Cerchiamo di tutelare i più piccoli dal cosiddetto ‘Emotional Abuse’, prestando maggiore attenzione alla violenza a cui sono sottoposti i minori sin dalla tenera età. Vedere un padre che si barrica in casa minacciando i propri figli, determina nel bimbo uno shock inimmaginabile. E’ ora di intervenire tutti!».