Latina Calcio. A giudizio Pasquale Maietta e altri 36 imputati, tra loro un imprenditore di Anzio

A dicembre il processo per l’ex parlamentare ed e tesoriere di FdI

Inizierà il 21 dicembre davanti al primo collegio penale del Tribunale di Latina il processo a carico di Pasquale Maietta e di alte 36 persone chiamate a rispondere a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata a commettere reati tributari, societari, di bancarotta, riciclaggio, trasferimento fraudolento di beni e corruzione in riferimento al fallimento del Latina calcio.

Il giudice per l’udienza preliminare Mario La Rosa questa mattina ha disposto il rinvio a giudizio accogliendo la richiesta dei pubblici ministeri Giuseppe Bontempo e Claudio De Lazzaro, titolari dell’inchiesta denominata ‘Arpalo 2’ condotta dalla Guardia di finanza e dalla Squadra mobile di Latina.

Si tratta infatti di una tranche dell’indagine principale che si è focalizzata sulle vicende della società nerazzurra e nel processo sul banco degli imputati ci saranno, oltre all’ex presidente del sodalizio ed ex parlamentare di Fratelli d’Italia, la sua socia Paola Cavicchi, l’avvocato Fabrizio Colletti, Fabio Allegretti, Giovanni Fanciulli, Pietro Palombi, Roberto Noce, Pierluigi Sperduti , Paola Neroni, l’imprenditore Antonio Aprile, al timone del Latina Calcio ai tempi di Maietta, i tre imprenditori che avevano rilevato la squadra prima del fallimento, il romano Benedetto Mancini, Angelo Ferullo, l’imprenditore di Anzio che proprio da Aprile e Maietta aveva rilevato le quote nell’anno che portò al fallimento, insieme all’amministratore delegato Daniela Weinstein, il commercialista Salvatore Di Raimo, i finanzieri Riccardo Tomei, Claudio Arpaia e Ciro Pirone, all’epoca dei fatti in servizio presso il Comando provinciale di Latina.

Il gup ha inoltre accolto le richieste di costituzione di parte civile della curatela fallimentare del Latina calcio e delle società Tre Assi srl e Emme.