Ancora un intervento da parte dei militari della Guardia Costiera di Anzio. Intorno alle 08.00 di stamani infatti, la sala operativa della Guardia Costiera Neroniana è stata allertata a seguito di una segnalazione pervenuta da un pescatore, riguardante un’unità di circa 7 metri, ormeggiata al Molo Neroniano, oramai prossima all’affondamento. Prontamente venivano allertati i Vigili del Fuoco mentre i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo intervenivano sul posto, non potendo far altro, però, che constatare l’affondamento del natante a causa della notevole quantità di acqua già presente a bordo. A fini precauzionali quindi, visto il forte moto ondoso e la risacca, le due imbarcazioni da pesca ormeggiate ai lati dell’unità affondata venivano fatte subito spostare e lo specchio acqueo interdetto con un’ordinanza del Comandante del Porto di Anzio. Il proprietario dell’unità, veniva quindi diffidato alla rimozione del natante sia per esigenza di sicurezza della navigazione e portuale che per finalità di carattere ambientale, da parte del Capo del Compartimento Marittimo di Roma. Messo in sicurezza lo specchio acqueo interessato e le vicine unità, si è proceduto ad organizzare l’intervento di recupero che però, per mancanza delle condizioni di sicurezza del personale che dovrà operare, viste le cattive condizioni meteo marine in atto, sono state sospese e rimandate a domani mattina. Contestualmente sono stati avviati i primi accertamenti per stabilire le cause dell’affondamento, le quali sembrerebbero al momento da ricondursi principalmente alla cattive condizioni meteo marine e che, comunque, potranno essere confermate e meglio definite non appena l’unità sarà recuperata ed ispezionata dal personale della Guardia Costiera. Intanto il bollettino meteo conferma la tendenza non positiva sul fronte delle condizioni meteo marine. Con l’occasione, si ricorda che per ogni emergenza in mare è sempre attivo il numero blu 1530.
Oggi, grazie al miglioramento delle condizioni meteo marine, sono iniziate stamani, alla prime luci dell’alba, le operazioni di recupero dell’unità di 7 metri, un gozzo, affondato ieri mattina agli ormeggi nel porto di Anzio, a causa delle cattive condizioni meteo marine. Una squadra di sub, una gru di un locale cantiere navale ed il personale della Guardia Costiera che ha seguito le operazioni, sono stati impegnati per tutta la mattinata nel rimettere in galleggiamento l’unità. Una volta imbragata con delle fasce, l’unità è stata pian piano sollevata e contemporaneamente svuotata di tutta l’acqua imbarcata, a mezzo di una pompa d’esaurimento. Per tutta la giornata di ieri erano invece proseguite da parte del personale della Guardia Costiera di Anzio, le attività di monitoraggio presso lo specchio acqueo dove l’unità era affondata. Alcune unità da pesca, ormeggiate vicino a quella da recuperare erano state fatte spostare a titolo precauzionale in altra zona del porto e lo specchio acqueo interessato interdetto. L’unità affondata, una volta riportata in galleggiamento è stata trasferita presso il Molo Innocenziano per essere alata a secco e poi trasferita in un vicino cantiere per le successive riparazioni. Ad una prima verifica, sembra che le cause dell’affondamento siano comunque da ricondursi all’eccessivo quantitativo di acqua imbarcato dall’unità a causa del moto ondoso e la risacca dovute alla cattive condizioni meteo marine. L’attività di recupero, che ha permesso di rendere nuovamente fruibile in tratto di banchina del Molo Innocenziano, più prossimo al centro cittadino e quindi anche più frequentato soprattutto nel fine settimana, è stata portata a termine con successo ed in tempi rapidissimi grazie alla sinergia di tutti, operatori portuali, squadra di sub e militari del Circomare