Secondo l’AD dell’Agenzia strade Lazio, Antonio Mallamo i fondi sono pochi. Forse il dolo dietro gli incendi. Il progetto alternativo all’autostrada osteggiato dalle lobby
Mentre si sta cercando di far tornare alla normalità la strada regionale (oggi giovedi 21 prevista riapertura alle ore 8.00 direzione Roma) dopo l’incendio che ha danneggiato le alberature, l’Astral fa il punto sulla situazione cantieri e investimenti. Dal primo gennaio la Regione si occupa anche della manutenzione ordinaria delle strade, competenza ereditata dalle Province, ma i fondi non ci sono. L’audizione dell’assessore regionale Fabio Refrigeri e dell’amministratore delegato dell’Agenzia strade Lazio, Antonio Mallamo, in commissione regionale Lavori pubblici, ha fatto il punto sulla situazione, proprio nel pieno dell’emergenza dovuta alla chiusura della Pontina per gli incendi.“Una situazione – ha spiegato Mallamo – su cui siamo impegnati letteralmente giorno e notte e che speriamo di risolvere quanto prima”. Per il resto l’amministratore delegato di Astral, rispondendo a una sollecitazione del consigliere Giuseppe Simeone (FI), ha parlato di “mancanza strutturale di fondi. Dal primo luglio l’Astral ha questo nuovo compito, la manutenzione ordinaria delle strade e abbiamo già proceduto a una ricognizione complessiva: sono anni che non si fa alcun tipo di intervento su queste strade. Abbiamo diviso la rete in 18 maxi lotti, procederemo all’affidamento a un global service. Per quest’anno però abbiamo solo 18 milioni, che diventeranno 24 nei prossimi due. Troppo poco. Complessivamente abbiamo 64 milioni per tutti gli interventi”.
Il fatto che gli incendi siano scoppiati contemporaneamente su più punti, non fa escludere che dietro ci sia il dolo visti anche i grandi interessi che ruotano intorno all’importante arteria regionale, che collega la capitale con il sud della regione, sui terreni circostanti, molti del quali nell’area romana sottoposti a vincolo ambientale, elementi che, aggiunti alla mancata manutenzione della Pontina, fanno sorgere il dubbio che tutto sia propedeutico ad una accelerazione del progetto dell’autostrada Roma-Latina, voluta dalla Regione Lazio, e per la quale, a gara espletata, si attende l’affido dei lavori. Progetto che trova l’opposizione del Comitato di “No corridoio” e dei circoli territoriali di SI-SEL.
L’autostrada a pagamento un’opera inutile e dannosa e con costi esorbitanti, quando invece si potrebbe mettere in sicurezza la Pontina creando la corsia di emergenza, un sistema efficiente di raccolta e allontanamento delle acque dalla sede stradale, barriere ed efficientamento della luminosità notturna, messa in sicurezza degli innesti e degli svincoli pericolosi e realizzando il collegamento con le città dell’agro pontino e del litorale attraverso l’attivazione del progetto del “Treno metropolitano” sulle linee ferroviarie regionali esistenti: la Roma-Formia e la linea a binario unico Roma-Nettuno del tutto insuficiente al volume dei pendolari e colpita da continuo guasti. Intanto i pendolari dell’inferno Pontina continuano la loro odissea quotidiana.
Claudio Pelagallo