La richiesta era stata presentata dalla Cincinnato SRL. I gas tossici potrebbero essere pericolosi per la salute
Dopo 14 anni di di attesa, di speranze, dinieghi, la Regione Lazio ha prima negato la concessione per l’utilizzo delle acque termominerali denominate “Terme di Nerone”, il località Riserva della Torre nella zona di Lavinio mare, per i troppi rischi rappresentati dai gas tossici che si sprigionano dal sottosuolo, e per lo stesso motivo ora negato anche il permesso alla ricerca di acque termoninerali a Tor Caldara. La concessione alle Terme era stata negata a Davide Colaceci, perchè nell’area dove doveva sorgere lo stabilimento, il 5 settembre del 2011, all’interno della piscina del circolo sportivo, perse la vita un operaio e altri tre rimasero gravemente intossicati dalle esalazioni di idrogeno solforato uscite dal suolo. Dopo gli studi eseguiti dall’Istiuto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e del Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università Roma tre, che hanno evidenziato che “il sottosuolo di Anzio è interessato da fuoriuscite spontanee di gas endogeni: anidride carbonica, idrogeno solforato, radom che si manifestano costantemente e in alcuni casi con picchi di concentrazioni di notevole entità”, la Regione ha respinto la richiesta presentata da Romano Succi amministratore della Cincinnato SRL per la ricerca di acque termoninerali a Tor Caldara.”Il fattore di rischi- secondo la Regione- non è rimovibile , ne prevedibile e i valori rilevati nell’area non consentono di escludere rischi per la salute pubblica”. “Un polo di attrazione turistica in quella zona aumenterebbe i rischi di incidenti”.
Il Rischio dell’apparato dormiente dei Colli Albani dell’antico Vulcano Laziale. In questa area vulcanica, che si propaga fino al litorale, la quantità di anidride carbonica emessa è sempre ingente, sia perchè è contenuta nei gas vulcanici sia per la geologia locale. I principali punti di emanazioni gassose tossiche si trovano a Cava dei Selci a Marino, nella solforata di Pomezia e a Tor Caldara ad Anzio ( e nella zona di Lavinio). Al contrario dell’idrogeno solforato, altro gas prodotto dal vulcano, l’anidride carbonica è un gas pesante ed inodore, e può essere molto pericoloso perchè tende ad accumularsi nelle sacche del terreno senza poter essere percepito. Per questo la Protezione Civile ha prodotto un apposito documento per avvisare le popolazioni dei Colli Albani e in aree a sud di Roma che sta convivendo con un problema che può diventare molto serio. Anche il Radon, gas radioattivo, è un altro prodotto importante, nocivo e presente tutt’oggi nell’ attività dei Colli Albani. In alcune aree si è accertato come i gas (C O2, H2S, R n) che risalgono dal suolo creino ribollii, come accade nelle solfatare all’interno della Riserva Naturale di Tor Caldara.