di Menuccia Nardi
Oggi avevo in animo tutt’altro articolo. Vi dico la verità, qualcosa di divertente, e di ironico. Avevo voglia di ridere un po’. Ma i pensieri destinati a concretizzarsi su carta spesso non serve cercarli, sono loro che trovano te, e ti ispirano e ti obbligano a sederti, e a scrivere…
E oggi le parole mi sono state ispirate da uno sportivo, un uomo con una fascia da capitano e una maglia con il numero 10, che ieri con tanta commozione e una lettera tra le mani ha emozionato un Paese intero… me compresa, che non sono sportiva, non sono tifosa e seguo poco il calcio, se non fosse per quel tanto che mi arriva dai miei due uomini di casa, tra cui un piccolo romanista di quasi 10 anni.
Eppure sono rimasta profondamente colpita, come sempre ci colpisce la passione, qualunque ne sia la fonte.
Parlo di lui, certo, Francesco Totti, Il Capitano per i suoi tifosi, per tutti Il Pupone, il simbolo di una squadra, la Roma, e di uno sport – permettetemi di dire – il calcio, a cui si dedica praticamente da tutta una vita. Classe 1976, nasce a Roma, cresce a Roma, gioca nella Roma, la sua squadra, indossando una maglia di cui è sempre stato tifoso e di cui il destino gli concede la gioia di essere il capitano, fino a ieri…
Molti di noi probabilmente non hanno la fortuna di fare nella vita ciò che vorrebbero sul serio, a volte è una questione di scelte o di casi fortunati. Ma nello sport è diverso. La differenza la fa il talento. Non solo una scelta, dunque, e non solo fortuna. Un dono? Probabilmente sì, ma anche questo da solo non basta. I doni occorre saperli onorare, con dedizione, con sacrificio, e credo che Francesco Totti rappresenti anche questo, un uomo che ha voluto e saputo onorare un dono, vivendo con passione la passione di una vita. Lo sanno i suoi tifosi, lo sanno gli sportivi, lo sanno quanti hanno imparato a voler bene negli anni a quest’uomo di indubbie qualità umane, semplice e umile, come si è capito bene anche dalle sue parole di ieri. È anche questo che ce lo ha reso simpatico, credo, la sua capacità di non atteggiarsi mai a super vip, di rimanere sempre una persona tra le persone, con i piedi per terra, e gli scarpini nel cuore… Ti auguro ogni bene Francesco!