La Federazione Consumatori Italiana lancia l’allarme sulla protesi mammaria prodotta dall’azienda Allergan e chiede l’intervento del Ministero della Salute.
“Negli ultimi 8 anni – spiega la Federazione Consumatori Italiana, composta da Aeci, Aiace, Codici e Konsumer – la protesi mammaria della Allergan è stata impiantata a 411mila donne. A fine 2018 la Francia ha richiesto alla stessa società di produzione approfondimenti, sospendendo il certificato CE. Di fatto il timore è che si possa rilevare una diretta connessione tra tali protesi ed il linfoma anaplastico a grandi cellule. In pratica, si teme che la protesi possa provocare un grave tumore. 411mila donne vivono nell’incertezza e nella paura – sottolinea la Fci – è dunque necessaria un’azione tempestiva da parte del Ministero della Salute che, ad oggi, ha agito con colpevole ritardo. Il tempo, in queste situazioni, può essere una variabile negativa. Bisogna informare al più presto le 411mila donne alle quali negli ultimi 8 anni sono state impiantate protesi mammarie Allergan e che ad oggi non conoscono, con certezza, la sicurezza del prodotto. Chiediamo pertanto un intervento tempestivo del Ministero al fine di informare adeguatamente l’utenza ed eventualmente bloccare impianti futuri”.
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