Lazio. Polo Progressista “Contro inceneritore a Santa Palomba nasce un nuovo comitato”

‘Nasce il Coordinamento territoriale economia circolare, a sostegno dell’economia circolare, per tentare di fermare le proposte che ci proiettano nel passato, come quella di insediamento di un nuovo ecomostro come l’inceneritore di Roma, con proposte alternative adeguate alle norme e a salvaguardia delle esigenze di territori e comunità. Le adesioni raggiungono centinaia di presenze”. Lo comunicano gli esponenti del Polo Progressista di sinistra e ecologista candidati alle prossime regionali nel Lazio Tina BALÌ (sindacalista Cgil-Flai), Alessandra Zeppieri (assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Albano Laziale), Marco Cacciatore (presidente della Commissione Rifiuti Regione Lazio). “Legare l’emergenza dello smaltimento rifiuti con la proposta di un inceneritore è una scusa – spiegano – per garantire grandi profitti” e “il Commissariamento, più di tutti gli strumenti di emergenza precedenti, priva di senso un Piano regionale rifiuti che recepiva il quadro normativo nazionale e Ue” da cui deriva l’esigenza di dismissione dell’incenerimento a favore del recupero. “Le procedure commissariali non stanno garantendo alcuna partecipazione e trasparenza” e “servono soluzioni alternative e con un sistema basato sulla raccolta preventiva dell’organico, il compostaggio aerobico di piccola e media taglia, la conversione a recupero materia degli impianti di trattamento dell’indifferenziato, si uscirebbe in massimo due anni dalla crisi, con costi che non supererebbero i 200 milioni di euro”. “Questo fa da contraltare alla proposta dell’inceneritore che si sta portando avanti, che non potrà essere in funzione prima dei 6-7 anni, con costi pari a circa 700 milioni di euro, producendo diossine e ceneri tossiche, contraddicendo il quadro normativo e caricando i costi dell’energia termica, che non verrà venduta perché dovrebbe essere subito usata con teleriscaldamento per centrali termiche o aria condizionata e necessariamente caricherà sulla Tari dei cittadini le sue matematiche perdite, sulle istituzioni e sulle casse pubbliche, o danni ambientali e sulla salute che necessariamente determinerà”.