E’ stata Ada D’Adamo, con il romanzo ‘Come d’aria’ (Elliot), la vincitrice della LXXVII edizione del Premio Strega. Il riconoscimento è stato consegnato da Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti Benevento, azienda che fin dalla prima edizione sostiene l’organizzazione del riconoscimento letterario, ad Alfredo Favi, Loretta Santini e Elena Stancanelli, rispettivamente marito, editrice e amica della scrittrice scomparsa lo scorso 1° aprile.
Il totale dei voti espressi, 561 (pari all’85% degli aventi diritto), ha portato alla vittoria il romanzo di Ada D’Adamo, Come d’aria (Elliot), con 185 voti. Seguono Rosella Postorino, Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli), con 170 voti; Andrea Canobbio, La traversata notturna (La nave di Teseo), con 75 voti; Maria Grazia Calandrone, Dove non mi hai portata (Einaudi), con 72 voti; Romana Petri, Rubare la notte (Mondadori), con 59 voti.
Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come dono.
«Come d‘aria è un libro magico. Lo leggi e pensi che nessuno può farcela a sopportare tanta angoscia, e insieme pensi che no, non è vero, si può fare perché loro ce l‘hanno fatta e tanta gente ce la fa, perché questa non è nient’altro che la vita.» – Elena Stancanelli
«Un libro che ti sfonda il cuore e te lo restituisce danzante.» – Chiara Gamberale
«Un libro toccante, straziante e pieno di vita. Leggerlo è come un attraversamento.» – Lisa Ginzburg
«Come d’aria è un libro intenso, penetrante, che racconta una storia che ti colpisce dritto al cuore e ti lascia senza fiato, come solo le storie vere sanno fare.» – Elena Gibellini per Maremosso
Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant’anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontare la loro storia. Tutto passa attraverso i corpi di Ada e Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza. Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.